Bolzano, test nasali rapidi, nuova tegola per Kompatscher: altro esposto in Procura da “Italexit e ” Alto Adige in MoVimento”.

di Gerlando Gandolfo

Nuova “tegola” per il presidente della Provincia Arno Kompatscher sul fronte dei test rapidi per le elementari e medie resi di fatto obbligatori se i bambini vogliono restare in classe e non finire dritti a casa con la cosiddetta didattica integrata.

Dopo quello di “Fratelli d’Italia”, un altro esposto è stato infatti presentato in Procura a Bolzano, dal coordinatore altoatesino di “Italexit con Paragone”, e da Eriprando della Torre di Valsassina, e Andreas Perugini di “Alto Adige in MoVimento”.

Nel mirino dell’esposto le due ultime ordinanze firmate dal governatore altoatesino.

I firmatari dell’esposto chiedono ai magistrati della Procura di valutare la configurabilità di eventuali profili di carattere penale e di incostituzionalità relativi a quella parte dell’ ordinanza che consente la possibilità di partecipare alle lezioni in presenza solo per gli alunni che si sottoporranno al tampone nasale.

Un altro aspetto sottoposto alla valutazione della magistratura riguarda il lockdown previsto dal 3 al 5 aprile.

Secondo i firmatari dell’esposto l’ordinanza è stata adottata in evidente violazione della Costituzione, in quanto, in pratica, verrebbe ordinata una sorta di obbligo alla partecipazione allo screening: la mancata partecipazione comporterebbe infatti una discriminazione tra chi partecipa e chi no. E ciò., aggiungono, nonostante l’art. 3 della Carta costituzionale proclami che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge e che l’art. 32 della stessa Costituzione proclami che nessuno possa essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge, mentre in questo caso l’obbligo viene imposto da un mero atto amministrativo quale un’ordinanza del presidente della giunta provinciale.

Oltre agli esposti Kompatscher si trova ormai dovere fare i conti con un fronte contrario alle sue determinazioni sui milionari test rapidi nasali che si fa sempre più largo e consistente: insegnanti, sindacati, genitori e figli, presidi delle scuole italiane e tedesche.