Test nasali, lo scontro con Kompatscher si fa duro. Urzì:”Pronto a denunciare tutto alla alla Procura”

di Gerlando Gandolfo

Si fa duro lo scontro sui test nasali, ai quali dovranno sottoporsi dal prossimo 7 aprile – se non vogliono restare a casa – i bambini delle elementari e media.

A tal punto che il consigliere provinciale dei Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì senza mezzi termini annuncia, dal suo profilo Facebook, che è pronto a portare tutta la vicenda all’esame della Procura della Repubblica. Sì perché, dice, se non in sede politica, dove tutta la giunta sinora si è rifiutata di darle , almeno in sede giudiziaria più di una risposta dovranno darla.

Ma ce n’è anche per la Lega. Gli assessori di lingua italiana – rimarca Urzì – hanno un peso sulle decisioni di Kompatscher o no?

Di seguito il testo dell’intervento dell’esponente di FDI con il quale pone tre domande.

1) I test volontari nelle scuole oramai è chiaro di fatto sono diventati obbligatori se non si vuole l’allontanamento fisico del proprio figlio dalla classe. Un trauma che nessun genitore vorrebbe riservare al proprio figlio. E allora non parlino più di test volontari, si è trattato di una imposizione che va nella direzione assolutamente opposta a quanto a suo tempo annunciato, per la tenace volontà di affermare un modello austriaco che fa nascere più di un sospetto su modalità di approvvigionamento e costi. Perché continuare a parlare di test volontario?

2) Il test nasale è “solo per un uso professionale” il risultato negativo “non preclude l’infezione da Sars-Cov-2”. Il trattamento deve essere svolto solo da “personale sanitario addestrato”. Non c’è più null’altro da aggiungere, queste sono le annotazioni sul foglietto illustrativo del “Panbio COVID-19 Ag Rapid Test Device”. Esattamente l’opposto di quanto previsto dall’ordinanza del Presidente Kompatscher alle scuole con l’esclusione arbitraria degli alunni (bambini) dalle lezioni se non si faranno sottoporre ai test. Anzi se non si sottoporranno da soli con le loro mani ai test. Dopo avere presentato le mie rimostranze in ogni sede istituzionale, l’ultima volta venerdì sera, inutilmente, lunedì valuterò se presentare formale esposto alla Procura della Repubblica per valutare se l’ignorare le stesse istruzioni del produttore sulle modalità di trattamento “solo professionale” e da parte di “personale sanitario addestrato”, quindi non maestre direttrici professori, bidelli, genitori o bambini stessi, possa essere considerato legittimo ma soprattutto non causa di pericoli nella peggiore delle ipotesi e errati risultati nella migliore. Come si fa ad imporre l’uso di un presidio medico non rispettando le indicazioni del foglietto illustrativo?

3). Agli assessori in lingua italiana si chiede di mostrare non una generica mancata condivisione della scelta del Presidente ma un atto di chiaro distanziamento anche attraverso le proprie dimissioni dalla Giunta. E poi ci venga detto perché sarebbero contrari, per lo meno il vicepresidente Vettorato, che è intervenuto pubblicamente e se questa contrarietà sia legata anche ad una questione di sicurezza o solo di protocolli. Gli assessori di lingua italiana hanno un peso sulle decisioni di Kompatscher o no? Di certo arbitraria è l’esclusione dalle lezioni per chi non si sottoporrà al test e questo costituisce un indiretto ma reale superamento del principio di volontarietà. La discriminazione fra bambini e la violenza dell’esclusione fisica del loro accesso a scuola avrà una portata gravissima oltre a mettere in difficoltà la gestione delle lezioni a distanza in parallelo a quelle fisiche. L’esposto dovrà riguardare anche le condizioni di svolgimento del test e conservazione dei materiali considerato che il foglietto illustrativo prevede modalità precise, tempistiche esatte e anche temperature d’ambiente e di mantenimento dei test che difficilmente possono essere gestite in un’aula scolastica e nelle condizioni in cui si vorrebbe fare operare il personale. Insomma, un pasticcio senza fine con la casa produttrice che ricorda come i negativi non possano essere considerati in assoluti negativi e che in ogni caso anche il positivo non può essere considerato automaticamente un positivo ma deve essere sottoposto ad un test confermativo. Domande tecniche e di profilo medico-sanitario, e per quanto riguarda l’esclusione dei bambini anche costituzionale nonché morale che impongono risposte. Se non in sede politica, dove tutta la giunta sinora si è rifiutata di darle , almeno in sede giudiziaria.